STORIA
Pollica, la perla del Cilento, circondata da numerosi siti UNESCO, si trova in una terra che ha accolto eroi, pensatori ed esploratori. È la culla della Scuola Filosofica Eleatica e della Scuola Medica Salernitana.
Questa terra che nei secoli è stata crocevia di conoscenze e intuizioni rivoluzionarie, oggi è costituita da un immenso patrimonio storico, archeologico, artistico, culturale e paesaggistico.
Da Parmenide, Melisso e Zenone, passando per la Scuola Medica Salernitana, fino ad Ancel e Margaret Keys e alla scoperta dello stile di vita mediterraneo.
SCIENZA E INNOVAZIONE
Dalla terra di Parmenide, il “filosofo-fisico” e della Scuola Medica Salernitana, fino allo studio e alla scoperta della “Dieta Mediterranea” da parte degli scienziati americani Ancel Keys e Margaret Haney, Pollica si è rivelata un terreno fertile per la maturazione delle conoscenze e il germogliare delle idee più prospere.
Gli scienziati hanno codificato le caratteristiche fondamentali che accomunano le diete tradizionali dei Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo (a partire dalla Spagna, alle isole greche, passando per il Sud Italia). Un percorso che ha portato alla scoperta dei benefici di quella che, negli anni Sessanta, hanno definito per la prima volta “Dieta Mediterranea”.
Queste storie parlano di inventori, esploratori, pensatori e scienziati che inconsapevolmente hanno lasciato un segno profondo nella storia dell’umanità e con il loro esempio ci insegnano a guardare al passato per costruire il futuro.
ECOLOGIA
Nel tempo, Pollica è diventata un esempio virtuoso per quanto riguarda la valorizzazione del territorio e la tutela dell’ambiente. Un’eredità che viene da lontano, perché proprio in Campania c’è la prima traccia di raccolta differenziata nella storia contemporanea, con il re Ferdinando II nella prima metà dell’Ottocento.
In tempi più recenti, grazie anche alla missione pionieristica svolta dal sindaco Angelo Vassallo che ha dato la vita per la riqualificazione e lo sviluppo della sua terra, la costa cilentana è passata dall’anonimato al prestigio e all’orgoglio locale. In particolare, negli ultimi 20 anni, la città si è distinta per importanti investimenti in progetti innovativi per la depurazione delle acque reflue, portando Legambiente e la FEE a riconoscerla come una delle perle del mare italiano.
Un impegno che si è sostanziato anche nella lotta alla speculazione edilizia e al consumo di suolo e che continua a essere sostenuto anche oggi, con il sindaco Stefano Pisani.
Preservare un sano sviluppo del territorio, tutelare la conoscenza, proteggere l’ambiente e la biodiversità, sono tutti aspetti che pongono la città in piena sintonia con il concetto di ecologia integrale.
BIODIVERSITÁ
Pollica e il Cilento non si trovano solo al centro del Mediterraneo, ma sono immersi in riserve di diversità biologica e culturale uniche al mondo. Con oltre 30 prodotti riconosciuti come simbolo Slow Food, la complessità biologica e agrobiologica è il risultato di una lunga storia evolutiva segnata dalla lentezza che mantiene l’equilibrio tra Natura e Uomo. Dall’oasi faunistica La Fiumara, un bioparco di circa sessantamila metri quadrati, al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il primo parco dell’intera area del bacino del Mediterraneo ad aver ricevuto la qualifica di Riserva della Biosfera UNESCO nel 1997 e iscritto alla rete dei Geoparchi UNESCO nel 2010, confermano quanto il rispetto e la valorizzazione della biodiversità siano alla base dello stile di vita locale.
CONVIVIO
La Dieta Mediterranea è “molto più di un semplice elenco di alimenti. Promuove l’interazione sociale, poiché il pasto comune è alla base delle usanze sociali e delle festività condivise da una determinata comunità, e ha dato origine a un considerevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si basa sul rispetto del territorio e della biodiversità e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività e dei mestieri tradizionali legati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità mediterranee.”
Il cibo è più che energia e nutrizione. Il cibo è famiglia, esperienza, inclusione, comunità. Il cibo è identità.
Nel bacino del Mediterraneo, la commensalità e la convivialità sono diventate aspetti del patrimonio culturale da preservare e valorizzare.
ARTE E CULTURA
In posizione perfetta al centro del Mediterraneo. Il Mar Mediterraneo, un mix di culture, da cui far ripartire un mondo di inclusione, che sappia fare della diversità un punto di forza per il futuro dell’umanità.
È da questo concetto che vogliamo partire, constatando che le culture che si affacciano sul Mediterraneo sono tante, ma che sono anche unite da questo mare che ci rende mediterranei. I riti, le danze, le musiche, i colori e le tradizioni si fondono in questo ricco arazzo che chiamiamo Mediterraneo.